Il circuito descritto in quest’articolo è in grado di generare dei segnali burst a partire da qualsiasi segnale periodico, per esempio sinusoidale.
Il circuito è in grado di operare con un’ottima linearità con segnali d’ampiezza compresa entro circa ±0,7 V. L’intervallo può essere esteso impiegando un attenuatore all’ingresso. Il circuito può essere programmato in modo da trasferire all’uscita 1÷9 cicli del segnale d’ingresso intervallati da una pausa della durata di 1÷9 cicli, e funziona molto bene fino a circa 100 kHz.
Schema elettrico
Lo stadio d’ingresso è costituito da un rivelatore di passaggio per lo zero (IC4), che genera il segnale di clock dei due contatori Johnson (IC1, IC2). Un flip-flop (IC3) attiva alternativamente i due contatori, e genera il segnale di attivazione dell’interruttore analogico. Quest’ultimo è costituito da due JFET a canale N (Q1, Q2), che forniscono una commutazione rapida e pulita.
Un terzo JFET (Q3) è usato per ottenere un’uscita che è a livello logico alto quando l’interruttore analogico è attivo, ed è a livello logico basso quando è disattivato. Se inviato al trigger dell’oscilloscopio, questo segnale è utile a sincronizzare la traccia sullo schermo.
Si noti che tutta la logica digitale è alimentata dal ramo negativo di alimentazione (per cui il morsetto d’alimentazione positiva degli integrati è connesso al potenziale di riferimento, e il morsetto negativo è connesso a -5 V). Questo è necessario a spegnere i tre JFET a canale N, che hanno una \(V_{GS(off)}\) negativa.
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